Minibus per Matrimonio: un trend che aumenta a dismisura
Il minibus Volkswagen Transporter potrebbe essere definito come l’antenato per eccellenza dei camper di oggi, ma che con gli anni si è trasformato in un vero e proprio veicolo da cerimonia.
Ma partiamo da qualche anno fa, giusto una sessantina circa per conoscere e comprendere la sua evoluzione.
Mini storia del Bulli, un piccolo tuffo nel passato
Tutto ha avuto inizio grazie a Ben Pon, un’importante importatore olandese del Maggiolino Volkswagen. Durante una personale visita allo stabilimento Volkswagen di Wolfsburg, nell’ormai lontano aprile del 1947, notò il Plattenwagen, un carrello semovente che gli operai dello stabilimento avevano costruito per usarlo internamente. Era realizzato con la parte anteriore di un Maggiolino scartato dalla catena di montaggio. Restando enormemente affascinato da quest’idea di accostamento tra la robustezza meccanica di una vettura già ben nota alla duttilità di un mezzo più capace, Ben Pon disegno in maniera approssimativa quello che poi divenne il famoso Transporter. L’idea piacque così tanto ai vertici di Volskwagen che in meno di un anno iniziarono la produzione dei primi prototipi. Da questo punto in poi nasce l’idea del camper dei nostri anni.
Ecco una grafica pubblicitaria del minibus Volkswagen destinata al mercato statunitense.
PERCHÉ IDENTIFICATO COL NOME BULLI?
Per il popolo britannico questo colosso era conosciuto come VW Panelvan, negli Stati Uniti invece era noto come VW Bus, in Sudafrica come Campervan mentre in Brasile conosciuto come Kombi. Nel nostro paese lo si è sempre conosciuto con il nome di minibus Volkswagen. Vi starete chiedendo il perché di tutti questi nomi nomi? Beh perché oltre che in Germania, in un universo totalmente lontano dal moderno concetto di globalizzazione, a partire dai primi anni Sessanta il Transporter T1 (successivamente T2 con l’aggiunta del parabrezza in pezzo unico ed i vetri di tutte le porte discendenti) è stato prodotto in moltissimi paesi come il Brasile, Perù, Sudafrica, Thailandia, Pakistan e Turchia per un totale di oltre 10 milioni di minibus realizzati e messi sul mercato. Perché allora è conosciuto con il nome BULLI? Perché tutto deriva dalla sua origine in lingua tedesca dove “Bulli” è il risultato della contrazione tra le parole BUs e LIeferwagen (furgone).
UN MITO che ha contraddistinto i mitici HIPPY
Il più grande paradosso è che ha dare una forte notorietà al minibus Volkswagen sia stat proprio la versione camper originale. Ma l’apice del successo , e quindi la sua consacrazione come vera e propria icone delle vetture vintage, lo si è avuto con il movimento hippy, dove alla fine degli anni sessanta numerosi Bulli di terza mano, furono riverniciati con colori vivaci e sgargianti trasformando il mini bus in un vero e proprio camper artistico. Tutto ciò ha poi fatto diventare questa vettura un manifesto di un nuovo ed irripetibile stile di vita libera.
60 ANNI DOPO : minibus per matrimonio
Cessata la produzione del mini bus Volkswagen nel dicembre del 2013 in Brasile (mentre il resto del mondo già si era veicolato su modelli con carrozzerie più moderne con una trazione anteriore), la passione per questo colosso non è mai diminuita.
Di fatti nell’era dove a dominare sono le linee morbide, il mini bus è la vettura maggiormente richiesta per ogni tipologia di cerimonia ed in particoalr modo richiesto da tutte le giovani coppie intenzionate a sposarsi e coronare il loro sogno d’amore in questo favoloso veicolo. Possiamo accertare che questo veicolo è diventato il minibus per matrimonio.
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Data cerimonia da definire, località reggio emiliagrazie